La Corte di Cassazione si è pronunciata attraverso l’ordinanza n. 23852 del 05 settembre 2024, sulla valutazione della legittimità del licenziamento per giusta causa rispetto all’obbligo di lealtà verso il datore di lavoro, in situazioni in cui il lavoratore ha svolto ulteriori attività nel corso della malattia.
Nell’ordinanza la Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento del lavoratore che, durante la malattia in orario di lavoro, si era presentato a giocare ad una partita di calcio, programmata
già da tempo, violando così gli obblighi di lealtà e correttezza verso il datore di lavoro. La sentenza sottolinea che lo svolgimento di altra attività da parte del dipendente, durante lo stato di malattia, può configurare la violazione degli specifici
obblighi contrattuali, di diligenza (art. 2104 c.c.) e fedeltà (art. 2105 c.c.), nonché dei doveri generali di correttezza e buona fede, oltre che nell’ipotesi in cui tale attività esterna sia di per sé sufficiente a far sorgere il sospetto che sia simulata. L’orientamento che fornisce la possibilità ad un datore di lavoro di avvalersi di un investigatore