Il nostro Cliente ha il ragionevole sospetto che alcune aziende italiane stiano comprando dal mercato cinese un prodotto, per poi rivenderlo, il quale si pensa sia una contraffazione con violazione del brevetto dell’azienda Committente; pertanto analizzandone il contenuto e verificando componenti e caratteristiche delle "polveri", Nero TK investigazioni è stata incaricata a produrre idonea documentazione utile all'acquisizione di elementi di prova, allo scopo di accertare eventuali attività illecite, affinché l'azienda Committente possa adeguatamente difendere i propri diritti nelle sedi competenti.

Tale prodotto è un fotoiniziatore a raggi ultravioletti versatile per la radicale polimerizzazione di resine/polimeri insaturi.

Ci si può avvalere del fotoiniziatore in molteplici settori quali, nell'aerospaziale, nell' automotive, nelle ceramiche, nei cosmetici, esse viene utilizzato per esempio negli inchiostri, nei rivestimenti e come adesivi curabili ai raggi UV.

È un articolo difficile da rintracciare poiché non viene inserito all'interno del catalogo ufficiale delle aziende italiane.

Inizialmente, attraverso la cooperazione tra la Divisione Operazione e Sicurezza [DOS] e la Divisione Informazioni Commerciali [DIC], è stata avviata un’attività informativa delle aziende oggetto di interesse, mediante l’accesso a banche dati specializzate, al fine di rintracciare la loro compagine sociale, le sedi e il quadro patrimoniale delle Persone Fisiche e Giuridiche attenzionate (Soggetti Commerciali e Tecnici preposti alla vendita).

Contestualmente è stata implementata un’indagine sul campo, la quale prevede un’attività operativa di ricerca e investigazione, mediante l'impiego di operatori specializzati, al fine di verificare la contraffazione di prodotti e attività di concorrenza sleale perpetrate da società concorrenti alla Committente.

Nello specifico, sono state implementate attività di contatto con la rete vendita delle società concorrenti per verificare la tipologia di “approccio commerciale” con la quale è stata proposta la vendita del prodotto chimico identificato dalla Committente come contraffatto.

Successivamente, è stato effettuato l’acquisto del prodotto al fine di verificarne la bontà e relativa composizione chimica mediante analisi in laboratorio.

Tutti gli incontri e relativi contatti sono stati documentati in modalità audio-video e registrati secondo le best practices dell’Informatica Forense.

I files foto-video ottenuti dall’attività di estrazione del prodotto, venivano riversati all’interno di un supporto di memoria USB secondo le best practices dell’Informatica Forense dandogli marcatura temporale.