Le Frodi Assicurative nel nostro Paese sono un fenomeno in costante crescita, arrivato a raggiungere le dimensioni di una vera e propria piaga sociale. La loro espansione comporta non solo danni economici per le compagnie assicurative, ma anche conseguenze rilevanti sui premi delle polizze a carico della collettività. Si registra, nell'anno 2024, un incremento dell'incidenza dei sinistri R.C. Auto esposti a rischio frode su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento ad alcune Regioni del Sud, come la Campania, la Puglia e la Calabria, dove più di un sinistro su due è considerato esposto al rischio di frode.
Quando si parla di frodi assicurative il pensiero volge tendenzialmente al ramo Auto, in realtà si tratta di un fenomeno che riguarda con costante frequenza tutte le garanzie assicurative, come ad esempio il ramo vita, incendio, furto, infortuni, malattie, trasporti, sanitario e tante altre.
Anche le figure che orbitano intorno a questo mondo, sono variegate: dal criminale occasionale al professionista, dal testimone di parte al perito fiduciario.
Nero TK Investigazioni fornisce quotidianamente il suo contributo in casi riguardanti l'art. 497 bis c.p. ovvero "Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi".
L’indagine che segue ha interessato una delle primarie Compagnie Assicurative, che ha richiesto a Nero TK investigazioni una consulenza in merito ad alcune posizioni attenzionate dal loro ufficio Antifrode.
La Compagnia aveva riscontrato la presenza di sinistri stradali denunciati mediante modelli CAl a doppia firma e senza feriti, accaduti tutti nel Lazio in un arco di tempo di circa sei mesi, con richieste di risarcimento danni secondo la normativa CARD, svolte sempre dallo stesso legale, il quale, con insistenza, richiedeva entro i termini, il risarcimento di tutti i danni materiali, minacciando reclami all'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni).
Le denunce presentavano, nella maggior parte dei casi, dichiarazioni testimoniali non olografe, con documenti di identità in corso di validità, insieme a fotografie dei veicoli danneggiati, i quali però, non venivano mai messi a disposizione del perito fiduciario.
Nero TK investigazioni ha inizialmente rivolto l’attività di indagine verso i diversi Uffici dell'Anagrafe e dello Stato Civile dei diversi Comuni dove erano residenti le Parti in esame, poiché già da una prima analisi si era riscontrato che le carte di identità cartacee presentavano delle alterazioni.
Successivamente le indagini sono state estese a ricerche su fonti di pubblico accesso (OSInt) e sulle principali piattaforme social (SOCMInt), permettendo così di identificare un soggetto presente in una fotografia pubblicata diversi anni prima, sulla pagina social di un testimone. Quindi, la Divisione Antifrode in coordinamento con la Divisione Informazioni Commerciali - DIC di Nero TK Investigazioni, incrociava le iniziali risultanze emerse, individuando l'indirizzo ed i recapiti del soggetto di interesse.
Il testimone, confermava la sua estraneità ai fatti, rivolgendosi alle Autorità competenti poiché la sua immagine e la sua firma, erano state poste sopra ad una patente ed una carta di identità false.
Contestualmente, le verifiche venivano estese anche ai proprietari dei veicoli coinvolti, i quali pur essendo residenti in regioni diverse, ovvero dal Veneto alla Campania, dall'Abruzzo alla Liguria, venivano rintracciati dagli Accertatori Assicurativi Nero TK ed invitati a tutelarsi nelle sedi opportune, nei confronti di un disegno criminoso ove l’unico dato reale era solo l'indirizzo email del sedicente Avvocato, il quale non risultava nemmeno iscritto all'albo.
Dopo alcune settimane di indagine, raccolti tutti gli elementi probatori necessari, richiesti dalla Compagnia Assicurativa, tra cui diverse querele di parte, Nero TK Investigazioni poteva chiudere l'incarico, avendo ottenuto il massimo risultato, in tempi ragionevolmente brevi.
